La Società di Studi Fiumani, sorta nel 1923 a Fiume (oggi Rijeka-Croazia), ricostituita in esilio nel 1960 a Roma, ha per scopo far conoscere attraverso gli studi e le ricerche la lunga storia dell’identità culturale fiumana di carattere italiano e la difficile storia degli esuli di Fiume e delle terre istriane e dalmate, promuovendo nel contempo il dialogo interculturale con le terre di origine oggi appartenenti alla Croazia, iniziato nel 1990 ancor prima della dissoluzione dell’ex Jugoslavia, che rappresenta il nocciolo dell’impresa culturale.

Inoltre la Società di Studi Fiumani nel 1963 costituì a Roma, l’Archivio Museo storico di Fiume,  riconosciuto dalla  “legge 92/2004 Il Giorno del Ricordo”, ente culturale monitorato e sostenuto dal Ministero della Cultura, che risulta essere tra le più importanti istituzioni storiche e culturali  in Italia e in Europa che si occupano di studiare e far conoscere l’esodo fiumano, istriano e dalmata, che ha costretto dopo il secondo conflitto mondiale circa 300.000 mila italiani ad abbandonare le proprie abitazioni, attività e altri beni, per restare italiani e liberi dall’oppressione del regime jugoslavo che aveva occupato militarmente quelle terre a partire dal 3 maggio 1945, provocando gravi lutti tra la popolazione civile.  

Dopo oltre 100 anni gli scopi sono rimasti immutati, e le attività di ricerca e diffusione sono aumentate grazie ai rapporti che intercorrono periodicamente con i rappresentanti delle istituzioni di Fiume.